AQUILEIA
LA STORIA DI AQUILEIA
Periodo pre-romano
1660-1300 a.C. – Media età del bronzo: nascita di sistematici scambi tra il Friuli e le aree metallifere transalpine.
1300-1150 a.C. – Età del bronzo recente: la bassa pianura tra il Tagliamento e Isonzo fu densamente popolata.
IX-VIII a.C. – Ampio insediamento Venetico a Nord-Ovest di Aquileia, sulle stesse aree dove sono stati ritrovati i resti di due mercati coperti romani e dove, nei primi anni del XX secolo, fu costruito un essiccatoio per il tabacco.
Periodo romano
II secolo a.C.
181 – Anno della fondazione di Aquileia. Roma invia i tre magistrati Publio Scipione Nasica, Gaio Flaminio e Lucio Manlio Acidino con 3000 fanti e 1500 cavalieri per garantire la sicurezza del confine orientale d’Italia.
169 – Tito Annio Lusco, Publio Decio Subulone e Marco Cornelio Cetego conducono ad Aquileia 1500 coloni di rinforzo ai primi.
148 –Costruzione della via Postumia da Aquileia a Genova.
131 – Costruzione della via Annia da Aquileia ad Adria.
I secolo a.C.
89 – Aquileia diventa municipio.
58/56 – Soggiorni di Caio Giulio Cesare durante i quali fa riposare le legioni impegnate nelle guerre galliche.
35 – Soggiorno dell’imperatore Ottaviano che, muovendosi da Aquileia con le sue legioni, conquista la Dalmazia e la Pannonia, l’attuale Ungheria.
Età Augustea (27 a.C-14 a.C.)
Aquileia è eletta a capitale della decima regione Venetia et Historia.
Soggiorno di Augusto e della sua famiglia.
Instaurazione della pax romana augusta. Augusto Imperatore ricevette ad Aquileia Erode Il Grande, re della Giudea, sotto il cui regno nacque Cristo. È il momento della massima potenza Aquileiese.
I secolo d.C.
167 – Marco Aurelio e Lucio Vero muovendo da Aquileia, respingono le incursioni di Quadi, Marcomanni e Sarmati.
193 – Passaggio di Settimo Severo che, appena eletto imperatore dalle legioni in Pannonia marcia alla volta di Roma.
III secolo d.C.
238 – Guerra Aquileiese: Massimino il Trace assedia Aquileia, e viene ucciso. La crisi dell’Impero si riflette su Aquileia: calano i commerci, la campagna viene abbandonata, si allarga la palude.
IV secolo d.C.
313 – Editto di Costantino: i Cristiani possono praticare liberamente la loro religione. Il vescovo Teodoro edifica la prima chiesa. Ermagora e Fortunato, discepoli di S. Marco danno inizio all’evangelizzazione delle terre fino al Danubio, alle regioni Ungheresi, Istria e area Balcanica.
Terremoti e fenomeni idrogeologici provocano la deviazione dei fiumi e favoriscono la rovina del celebre porto della città.
V secolo d.C.
401/8 – I Visigoti con Alarico scendono ad Aquileia.
452 – Attila distrugge la città; i suoi abitanti fuggono a Grado e nelle isole della laguna.
476 – Con la deposizione di Romolo Augustolo ha fine l’Impero Romano d’Occidente.
Dal Medioevo all’età del Patriarcato
568 – I Longobardi si stabiliscono in Friuli. Aquileia è parte del ducato. L’interramento del Natissa e l’impaludamento delle campagne hanno per conseguenza la malaria, lo spopolamento e la rovina della città.
610 - Scisma delle tre Capitali. In seguito a dispute religiose si ebbero due vescovi aquileiesi: uno con sede a Grado, nominato dal papa, l’altro di nomina prima dei Longobardi e poi dei Franchi.
776- Carlo Magno re dei Franchi, sostituitosi alla presenza longobarda in Italia, con doni di territori fonda il potere temporale dei patriarchi di Aquileia, un principato ecclesiastico-civile.
788/899- Si susseguono devastazioni e saccheggi da parte degli Ungari e degli Avari. L’impero Carolingio si disgrega.
1019/1045- Il patriarcato di Poppone (Poppo) segna la rinascita di Aquileia ( costruzione del campanile, del palazzo patriarcale).
1077- Il 3 aprile il patriarca Sigeardo si fa attribuire il comitato del Friuli divenendo signore feudale con diretto di battere moneta. I successori consolideranno la sovranità patriarcale con un parlamento rappresentativo dei prelati, dei nobili e della comunità.
1236- I patriarchi abbandonano Aquileia per Udine. La città decade inesorabilmente.
1348- Un terremoto distrugge Aquileia.
1420/1445- Al patriarcato viene tolta la sovranità civile e con essa cessa l’indipendenza del Friuli.
1509- Aquileia fa parte della contea di Gradisca e Gorizia, sotto la giurisdizione austriaca.
1751- Viene soppresso il patriarcato.
Aquileia tra settecento e ottocento
Aspetti economici e politici
Aquileia era sotto il dominio austriaco già dal 1509. nel corso del 700, nonostante i precedenti tentativi di bonifica, le condizioni di vita non miglioravano. Così, nel 1762, fu istituita una “commissione per il litorale adriatico”, che aveva il compito di sovrintendere ai lavori di bonifica per conto del governo d’Austria. Questa istituzione segnò l’avvio di grandi opere di bonifica, che furono, poi, tutelate pienamente nel 1766 con l’entrata di Aquileia nell’ “intendenza commerciale del litorale adriatico”. Nell’ 800 poi il barone De Ritter e il conte Antonio Cassis Faraone bonificarono ampiamente il territorio. Questa operazione continuò nel 900. Oggi esiste un consorzio di bonifica della Bassa Friulana.
Le scoperte e gli scavi
In questo periodo furono fatti molti passi avanti anche nell’archeologia, quali la scoperta dei resti riguardanti la Basilica Patriarcale (1893), lo scavo del “Fondo Cossar” nel 1879, la realizzazione del Museo Archeologico.
LA STORIA DI AQUILEIA
Periodo pre-romano
1660-1300 a.C. – Media età del bronzo: nascita di sistematici scambi tra il Friuli e le aree metallifere transalpine.
1300-1150 a.C. – Età del bronzo recente: la bassa pianura tra il Tagliamento e Isonzo fu densamente popolata.
IX-VIII a.C. – Ampio insediamento Venetico a Nord-Ovest di Aquileia, sulle stesse aree dove si sono ritrovati i resti di due mercati coperti romani e dove nei primi anni del XX secolo fu costruito un essiccatoio per il tabacco.
Periodo romano
II secolo a.C.
181 – Anno della fondazione di Aquileia. Roma invia in Friuli i tre magistrati Publio Scipione Nasica, Gaio Flaminio e Lucio Manlio Acidino con 3000 fanti e 1500 cavalieri per garantire la sicurezza del confine orientale d’Italia.
169 – Tito Annio Lusco, Publio Decio Subulone e Marco Cornelio Cetego conducono ad Aquileia 1500 coloni di rinforzo ai primi.
148 –Costruzione della via Postumia da Aquileia a Genova.
131 – Costruzione della via Annia da Aquileia ad Adria.
I secolo a.C.
89 – Aquileia diventa municipio.
58/56 – Soggiorni di Caio Giulio Cesare durante i quali fa riposare le legioni impegnate nelle guerre galliche.
35 – Soggiorno dell’imperatore Ottaviano che, muovendosi da Aquileia con le sue legioni, conquista la Dalmazia e la Pannonia, l’attuale Ungheria.
Età Augustea (27 a.C-14 a.C.)
Aquileia è la capitale della decima regione Venetia et Historia.
Soggiorno di Augusto e della sua famiglia.
Instaurazione della pax romana augusta. Augusto Imperatore riceverà ad Aquileia Erode Il Grande, re della Giudea, sotto il cui regno nacque Cristo. È il momento della massima potenza Aquileiese.
I secolo d.C.
167 – Marco Aurelio e Lucio Vero muovendo da Aquileia, respindono le incursioni di Quadi, Marcomanni e Sarmati.
193 – Passaggio di Settimo Severo che, appena eletto imperatore dalle legioni in Pannonia marcia alla volta di Roma.
III secolo d.C.
238 – Guerra Aquileiese: Massimino il Trace assedia Aquileia, e viene ucciso. La crisi dell’Impero si riflette su Aquileia: calano i commerci, la campagna viene abbandonata, si allarga la palude.
IV secolo d.C.
313 – Editto di Costantino: i Cristiani possono praticare liberamente la loro religione. Il vescovo Teodoro edifica la prima chiesa. Ermagora e Fortunato, discepoli di S. Marco danno inizio all’evangelizzazione delle terre fino al Danubio, alle regioni Ungheresi, Istria e area Balcanica.
Terremoti e fenomeni idrogeologici provocano la deviazione dei fiumi facendo decadere anche il celebre porto della città.
V secolo d.C.
401/8 – I Visigoti con Alarico scendono ad Aquileia.
452 – Attila distrugge la città; i suoi abitanti fuggono a Grado e nelle isole della laguna.
476 – Con la deposizione di Romolo Augustolo ha fine l’Impero Romano d’Occidente.
Dal Medioevo all’età del Patriarcato
568 – I Longobardi si stabiliscono in Friuli. Aquileia viene a trovarsi nel loro ducato. L’interramento del Natissa e l’impaludamento delle campagne hanno per conseguenza la malaria, lo spopolamento e la rovina della città.
610 - Scisma delle tre Capitali. In seguito a dispute religiose si ebbero due vescovi aquileiesi: uno con sede a Grado, nominato dal papa, l’altro di nomina prima dei Longobardi e poi dei Franchi.
776- Carlo Magno re dei Franchi, sostituitosi alla presenza longobarda in Italia, con doni di territori fonda il potere temporale dei patriarchi di Aquileia, un principato ecclesiastico-civile.
788/899- Si susseguono devastazioni e saccheggi da parte degli Ungari e degli Avari. L’impero Carolingio si disgrega.
1019/1045- Il patriarcato di Poppone (Poppo) segna la rinascita di Aquileia ( costruzione del campanile, del palazzo patriarcale).
1077- Il 3 aprile il patriarca Sigeardo si fa attribuire il comitato del Friuli divenendo signore feudale con diretto di battere moneta. I successori consolideranno la sovranità patriarcale con un parlamento rappresentativo dei prelati, dei nobili e della comunità.
1236- I patriarchi abbandonano Aquileia per Udine. La città decade inesorabilmente.
1348- Un terremoto distrugge Aquileia.
1420/1445- Al patriarcato viene tolta la sovranità civile e con essa cessa l’indipendenza del Friuli.
1509- Aquileia fa parte della contea di Gradisca e Gorizia, sotto la giurisdizione austriaca.
1751- Viene soppresso il patriarcato.
Aquileia tra settecento e ottocento
Aspetti economici e politici
Aquileia era sotto il dominio austriaco già dal 1509. nel corso del 700, nonostante i precedenti tentativi di bonifica, le condizioni di vita non miglioravano. Così, nel 1762, fu istituita una “commissione per il litorale adriatico”, che aveva il compito di sovrintendere ai lavori di bonifica per conto del governo d’Austria. Questa istituzione segnò l’avvio di grandi opere di bonifica, che furono, poi, tutelate pienamente nel 1766 con l’entrata di Aquileia nell’ “intendenza commerciale del litorale adriatico”. Nell’ 800 poi il barone De Ritter e il conte Antonio Cassis Faraone bonificarono ampiamente il territorio. Questa operazione continuò nel 900. Oggi esiste un consorzio di bonifica della Bassa Friulana.
Le scoperte e gli scavi
In questo periodo furono fatti molti passi avanti anche nell’archeologia, quali la scoperta dei resti riguardanti la Basilica Patriarcale (1893), lo scavo del “Fondo Cossar” nel 1879, la realizzazione del Museo Archeologico.
IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
STORIA
Nel 1879 lo stato austriaco acquistò dalla famiglia dei baroni Ritter l’attuale edificio sito in via Roma: nel 1882 fu inaugurato quale Museo di Stato. Nel 1898 fu costruita una spaziosa galleria che recinse in tre lati il giardino del Museo.
LA VISITA
Il museo archeologico è considerato uno dei maggiori musei archeologici dell’Italia settentrionale e conserva i reperti romani ( dal II sec. a.C. al V sec. d.C.) ritrovati ad Aquileia . Esso è suddiviso in tre piani ed è circondato da un vasto giardino con ampi portici fungenti da lapidario, sotto i quali si aprono gli ingressi dei magazzini e della saletta in cui è sistemata l’imbarcazione romana rinvenuta a Monfalcone e che accoglie una ricca raccolta di monumenti funebri con bassorilievi, stele, sarcofagi, urne e pseudoedicole, la più rappresentativa delle quali è il monumento dei Curii, situato al centro del giardino del Museo. Una sezione del lapidario raccoglie anche pannelli musivi provenienti da pubblici edifici e da case.
Il piano terra è suddiviso in quattro sale.
La prima sala è dedicata alla ritrattistica; le teste scolpite sono state poste, in ordine cronologico, su due strutture semi circolare sistemate convergenti al centro della stanza. Varie sono le ipotesi riguardo l’uso di queste teste: per le statue iconiche, per le steli con uno o più busti inseriti in nicchie ma più probabile destinate ai sarcofagi. Oltre alla ritrattistica, questa sala accoglie due documenti della storia di Aquileia: uno è l’iscrizione su calcare di L. Manlio Acidino che probabilmente faceva parte della base di un monumento onorario, l’altro è dato dal rilievo detto del sulcus primogenius, cioè la fondazione di aquileia.
La seconda sala è di tipo statuaria, infatti sono collocate quattro statue funerarie, raffiguranti due funerarie, raffiguranti due
La sala numero tre riguarda i rilievi funerari:esempi sono i monumenti dei soldati dove l’elmo e il cippo sono uniti, formando un unico insieme, oppure una sfera che potrebbe rappresentare una defunta a colloquio con la propria anima. Infine, accanto a semplici contenitori lapidei, sono situate urne riccamente lavorate, per esempio quella che rappresenta la scena di un banchetto.