Udine

Itinerario di Udine per scuole superiori



                                              Dalla stazione ferroviaria a piazza della Libertà


Il colle del castello
Museo del Castello
L'origine del colle del Castello, un significativo rilievo al centro della pianura friulana, è quasi sicuramente dovuto all'accumulo dei detriti nel corso dei secoli. C'è però una leggenda che si tramanda da secoli sulla sua origine: si narra che quando Attila nel 452 saccheggiò Aquileia, al tempo una delle più grandi città dell'impero romano, per godersi lo spettacolo da Udine, ordinò ai suoi soldati di costruirgli un'altura. Ciò fu fatto riempendo gli elmi di ogni soldato di terra, che buttata tutta in uno spiazzo al centro della cittadella diede origine al colle che oggi domina la città. La prima notizia documentata della presenza di un edificio sul colle è del 983: in quell'anno, il castrum, una fortificazione militare, viene donato dall'imperatore Ottone II al Patriarca di Aquileia Rodoaldo. L'edificio odierno sorge al posto di una fortezza costruita dagli stessi Patriarchi di Aquileia, e distrutta dal terremoto del 1511. La costruzione della struttura oggi visibile ha avuto inizio nel 1517; i lavori durarono oltre 50 anni, e l'ultima fase vide la partecipazione di Giovanni di Udine, allievo di Raffaello. Sue sono le rifiniture esterne e le decorazioni del Salone del Parlamento. Nel Salone del Parlamento si riuniva il consiglio della Patria del Friuli, uno dei primi esempi di parlamento al mondo, durato fino all'occupazione napoleonica del 1797. Il castello è oggi la sede dei Civici musei che comprendono una pinacoteca, il museo archeologico e numismatico, il museo del Risorgimento ed una fototeca.

                                         Da via Mercatovecchio a via Zanon


                                         Da piazza Matteotti a piazza del Duomo 
Chiesa di San Giacomo 
                                    
La chiesa di San Giacomo
Si trova nell’attuale Piazza Matteotti, che gli udinesi continuano a chiamare Piazza San Giacomo, o Piazza delle Erbe, o Mercatonuovo, perché sede del mercatino settimanale della Frutta e della verdura. Il legame fra la chiesa e i commercianti è sempre stato molto sentito: tradizione vuole che, nei giorni di mercato, dal balcone sopra il portale d’ingresso della chiesa, i patriarchi si affacciassero a benedire la folla e ad officiare la S. Messa.
In ogni caso, la chiesa di San Giacomo è fra le più antiche della città. Eretta nel 1378 su commissione della potente confraternita dei pellicciai, che intendeva così onorare il proprio patrono, la chiesa venne ampliata nel Cinquecento e nel Seicento: in particolare, nel 1525 fu costruita l’attuale stupenda facciata, opera di Bernardino da Morcote, mentre verso la metà del Seicento fu aggiunta la cappella laterale.

Palazzo D'aronco
Palazzo D’Aronco
Dietro la Loggia del Lionello, si estende il Palazzo degli Uffici Comunali, detto anche Palazzo del Comune, o Palazzo D’Aronco. Disegnato dall’architetto friulano Raimondo D’Aronco, il Palazzo fu costruito fra il 1911 ed il 1932, fra continue perplessità, ripensamenti e pentimenti; variamente giudicato dai contemporanei, il Palazzo testimonia le notevoli capacità inventive del progettista, araldo dello stile Liberty.
L’edificio è grandioso, ricco di fasto e di geniali soluzioni architettoniche, curato fin nei minimi particolari. Presenta portici a bugnato ed è decorato con una serie di statue scolpite da Aurelio Mistruzzi e da Franco Valerio. Gli stucchi sono stati realizzati da Francesco Grossi.

Cattedrale di Udine
 
Cattedrale di Udine
La Cattedrale è stata sottoposta a diversi lavori di restauro nel corso dei secoli, ma ha mantenuto l'originario aspetto di gusto gotico. La facciata presenta un portale d'ingresso sormontato da un timpano triangolare in stile gotico e da un protiro pensile. Sopra il portale, al centro della facciata, si trova una serie di archetti ciechi con ai lati due rosoni, mentre un terzo rosone è collocato al culmine della facciata. L'interno è composto da tre navate e presenta elementi del gusto barocco.
                                                        Da via Savorgnana a via Poscolle

Palazzo Valvason Morpurgo
Palazzo Valvason Morpurgo
Situato in via Savorgnana, in stile neoclassico risale al XVIII secolo e nel 1969 è stato donato al Comune di Udine, è dotato di un giardino con annessa loggetta. Dopo il restauro è stato destinato ad ospitare le Gallerie del Progetto e una sezione della Gamud con gli archivi di architettura e design, inoltre è sede dell'Assessorato al Turismo e alla Cultura e di un punto d'informazioni turistiche.

Chiesa di San Francesco
Chiesa di San Francesco
Sorge in Largo Ospedale Vecchio. Fu costruita dal 1259 e consacrata il 4 luglio 1266 dal patriarca di Aquileia Gregorio di Montelongo. L’erezione della chiesa costituisce un fondamentale momento nella cultura architettonica in regione poiché la venuta dei francescani contribuisce a diffondere il modello caratteristico dell’ordine, connotato dalla pianta a croce latina con unica navata. E' uno dei più antichi edifici di Udine in stile romanico, viene ridisegnato completamente alla fine del Settecento secondo il gusto barocco dell'epoca.  Nel corso dell’Ottocento altre riforme aspettano la chiesa che viene ri-progettata dall’architetto Giuseppe Segusini secondo l’imperante gusto neoclassico.
Nel 1934 ebbero inizio i primi interventi di restauro che tentarono di riportare alla luce l’originale costruzione.
Gravemente danneggiata da un bombardamento nel marzo del 1945 e da un conseguente rovinoso principio di incendio, la chiesa fu ricostruita secondo i criteri degli anni Trenta.
In seguito al tragico terremoto del 1976, San Francesco diviene il fulcro dell’immane opera di recupero del patrimonio di edifici religiosi danneggiati dal sisma. Non più adibita al culto, la Chiesa viene attualmente gestita dal Comune di Udine quale principale sede espositiva e culturale per eventi promossi dai Musei udinesi. Negli anni Novanta si intervenne sugli affreschi di scuola riminese giottesca nell’area absidale, con lo scopo di recuperarli dal deterioramento. 

                                               Da via Cavur a via Liruti
                                  Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo
Il settecentesco Palazzo Arcivescovile, situato in Piazza Patriarcato, è sede del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo dal 1995. Un tempo fu dimora dei patriarchi d’Aquileia. L’interno del palazzo appare uno straordinario tributo alla grazia del colore e alla sapienza scenografica di Giambattista Tiepolo: dall’ampio scalone d’onore , alla sala rossa, fino alla Galleria degli Ospiti. Il Museo Diocesano di Udine è attento custode di un ricco patrimonio artistico che trova, in parte, degna collocazione lungo un percorso che si snoda in sei sale così suddivise: I Dal Romanico al Gotico, II  primo Rinascimento, III secondo Rinascimento, IV secondo Manierismo, V secondo Barocco, VI secondo Rococò.

                                           Da piazza Primo Maggio a Via Gemona
Porta Manin

Si trova all’inizio di Via Manin. La Porta, conserva l’impianto originale nei piani inferiori, con rinforzi in arenaria nella struttura in cotto, mentre i piani superiori sono stati restaurati recentemente.
Ci sono dipinti degli stemmi, tra cui, a destra, l’aquila nera in campo giallo, simbolo del Sacro Romano Impero Germanico.


Basilica di Santa Maria delle Grazie 
Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, più conosciuto come Madonna delle Grazie, sorge sui resti di una precedente chiesetta ed è certamente una delle più importanti e frequentate chiese di Udine. L’edificio, situato in pieno centro, fu costruito a partire dal 1495. La modifica più importante alla struttura si ebbe nel 1730, su progetto di Giorgio Massari, chiaramente ispirato al suo schema della chiesa dei Gesuiti di Venezia.
L’interno conserva qualche tela di pregio: come Madonna con Bambino e Santi, di Luca Monverde. Più interessanti sono le opere legate alla devozione popolare, tra cui spicca un’immagine della Vergine su tavoletta trecentesca, che pare sia stata portata a Udine alla fine del Quattrocento.